!!!VOLI IN PARAPENDIO BIPOSTO!!!

Alla scoperta del parapendio

Imbragato su uno strapiombo,a 65 chilometri dall’aeroporto, dopo essermi legato stretto al niente, pensai di essere pronto per volare.
Quarant’anni in un lampo.
A quattordici anni, sul tetto del garage, un lenzuolo fissato con delle corde alle braccia e alla cintura, mi accingevo a saltare, quando, per la prima volta in vita mia, mi trovai faccia a faccia col buonsenso aeronautico.
Slegai le corde, ridiscesi la scaletta, rimisi le lenzuola nel letto e non raccontai mai a nessuno quant’ero stato vicino alla stupidita’.
Comunque, adesso, non si trattava dei quattro metri sul cortile; ce ne erano 600, di metri, con rocce sul fondo: affilati denti di pietra nelle mascelle della Saddle Mountain, stato di Washington, che aspettavano famelici una porzione di pazzo.
E’ così dunque che si sente un suicida? Mi domandai. Che ne e’ stato del buonsenso aeronautico? Per tutta la vita sono stato un pilota, non un matto… Tre passi; corro forte, corro come se volessi morire, proprio adesso, oltre il ciglio.

Il gigantesco straccio dietro di me, un niente di nylon, senza alcuna struttura, con i colori di un prisma, invece di trascinarsi spiegazzato nel burrone, scoppio’ alto nell’aria, un parasole incurvato ad arcobaleno, un sogno tra me e la pazzia. Invece di morire, volai.
“Aaaaa-haaaay”, urlai alla montagna, ai denti, al cielo. Le rocce ascoltarono.
“Ehi”, mi fecero eco,“non sei un suicida, sei un parapendista!”
Apparecchi simili a soffioni di cardo, i parapendio sono enormemente semplici, tanto che si impara a pilotarli in un giorno. La pena per gli errori piu’ gravi, secondo l’uso aviatorio, e’ la morte, certo, ma in quale altra specialita’ del volo gli allievi possono andare in solo dopo un’ora di doppio comando?

1 Aprite la sacca e spiegate l’ala sul luogo di decollo, col ventre in alto.
2 Allacciate le cinture, voltatevi e fronteggiate il vento.
3 Controllate che i cordini siano liberi, gli elevatori posteriori sopra le braccia, gli anteriori e le maniglie dei freni nelle mani.
4 Correte in discesa cinque passi o finche’ i piedi si staccano da terra.
5 Il freno sinistro fa virare l’ala a sinistra, il destro la fa virare a destra; entrambi i freni in su per accelerare, in giu’ per rallentare e fermarsi.
6 Dopo l’atterraggio, ficcate l’ala nella sacca; risalite la collina a piedi o in macchina.
7 Ripetete i punti da 1 a 6 per il resto della vostra carriera.

Fin’ora, ovunque abbia volato, questi sette punti sono risultati quanto di più vicino alla calamita che mi spinse prima sul tetto del garage, e poi a pilotare aeroplani: il parapendio e’ la cosa piu’ prossima al volare senza ali, se escludiamo un’esperienza extracorporea.

Un parapendio e’ un paracadute di 9 metri senza un aereo da cui lanciarsi, senza caduta libera, senza chiedersi dopo il lancio se anche oggi il nylon si aprira’.
E’ un’ala che puo’ veleggiare, che puo’ portarci su in un’ascendenza, oppure giu’, dolcemente, quando la mattinata e’ calma.
E’ un aliante a basse prestazioni, senza pista, verricello o aereo trainatore.
E’ un deltaplano senza longheroni, torre, cavi d’acciaio o trapezio.
E’ un ultraleggero senza abitacolo ali fusoliera impennaggi ruote o chiasso a due tempi.
E’ un elicottero aperto all’aria: niente parti mobili.
E’ una mongolfiera guidabile, senza fiamme e ruggito da drago.
E’ un aereo da 12 kg. che si ficca in uno zaino e sta nel bagagliaio di qualsiasi auto, senza nemmeno occuparlo tutto.

Niente rumore, niente fumo, niente aeroporti, niente danni al pianeta Center Parc.
Un parapendista lascia una fila di impronte risalendo verso un terreno sopraelevato e non lascia niente scendendo, tranne una larga, lenta pennellata nell’aria
Colore a scelta della signora…

R.Bach

Come arrivare al decollo Bellaria

Esposizione decollo:
Da sud-est a nord/nord-est

Uscendo dall’autostrada a Forlì, dopo il casello andare a destra e seguire le indicazioni per Meldola o S. Sofia o Campigna.
Bisogna attraversare Forlì (ma la strada è praticamente tutta diritta) e seguire ancora per Meldola (o S. Sofia, o Campigna).
Arrivati a Meldola si prosegue sempre dritto per circa 15 km. fino a Cusercoli.
Appena si oltrepassa il paese sulla sinistra si vede il campo sportivo, e a destra l’atterraggio.
Subito dopo il campo sportivo, c’è un chiosco di piadina romagnola, dove si possono parcheggiare le macchine (non in atterraggio), per andare in atterraggio a piedi (200 mt).
Per andare in decollo, si deve tornare indietro dal chiosco verso Forlì di circa 400 mt. e prendere la prima stradina a sinistra (dopo l’atterraggio).
Dopodichè si prende la seconda strada sempre a sinistra e dopo poco si inizia a salire.
La strada dopo circa 3/4 km. diventa ghiaiata, e dopo 1 km. si deve girare a destra.
Se dopo due curve trovate il porfido per terra siete sicuri che la strada è quella giusta.
Proseguite sempre dritto fino alla cima, la strada finisce in decollo passando davanti ad una casa in cui si deve fare qualche manovra per passare.

ATTENZIONE !!!
La strada ghiaiata che avete percorso, è privata, e il proprietario abita nella casa in cui si deve fare manovra, per cui non siate maleducati e andate veramente piano per non alzare la polvere.
In questo modo ci aiuterete a mantenere un buon rapporto con il proprietario, che oltre ad essere padrone della strada, lo è anche del decollo.

STAMPA LA CARTINA

I Video

“Volando a Cusercoli”
di Paolo Samorè
4 min.55 sec. (1.66Mega REAL PLAYER)

“Chiusura”
di Maurizio Tolfa
19 sec (71 K Windows Media Player)

“Paragliding”
di Maurizio Tolfa
4 min. 03 sec. (2,78 Mega " Windows Media Player" zippato)

Cucco 2001
di Maurizio Tolfa
1 min. 52 sec. (1,4 Mega " Windows Media Player" zippato)

MAURIZIOOOOO ASPETTIAMO ALTRI VIDEEOOOOOO!!!

Per comunicare con noi scrivici al nostro indirizzo e-mail: vola@pericologenerico.it

I nostri sponsor

Agriturismo Bellaria presto in apertura, praticamente sul decollo!!!


Un sentito ringraziamento a Fausto Faggioli che con il suo spirito di aggregazione e il suo aiuto ha fatto si che il nostro club avesse anche una squadra gare.
Speriamo di non deluderlo !
Se passi nei dintorni di Forlì, devi fare un salto alla Fattoria Cà Bionda, ne vale veramente la pena.
Visita il sito

Senza la DPS-Promatic e Maurizio Tolfa, non avremmo mai avuto il nostro Sint Wind che funziona benissimo, davvero grazie anche a loro.